Sabato 28 aprile, alle ore 21 l'evento rappresenterà nel migliore dei modi la Serata di Gala della 29^ edizione del prestigioso Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno oltre che essere l'ultimo appuntamento della Stagione Classica dei Concerti .
Sono molti gli elementi che fanno del concerto in programma questa sera, sabato 28 aprile, ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno un avvenimento da non perdere: il valore assoluto dei protagonisti, gli artisti russi Konstantin Bogino pianoforte, Pavel Vernikov violino e Sergej Slovachevsky violoncello, ognuno dei quali è un’autentica star del concertismo mondiale, acclamati sia come solisti che in questa formazione che con il nome di Trio Čajkovskij domina da quasi 40 anni il panorama internazionale; il programma proposto che spazia da Beethoven aBrahms, con un’intera parte (e non poteva che esserci!) dedicata alle musiche del compositore russo che dà il nome al gruppo.
Si rinnova anche il rapporto di collaborazione tra la Fondazione Teatro Goldoni e l’Accademia
Navale, il più alto Istituto di formazione e cultura italiano della Marina di assoluto rilievo
internazionale, un rapporto che ha dato luogo negli anni ad un protocollo di intese culturali
e programmatiche tra le due istituzioni. Da quando esiste la Fondazione Goldoni è, infatti,
nello splendido teatro storico che ha luogo il Galà del T.A.N.: dal suggestivo panorama delle
vele sul mare della città si passerà così alle emozioni che la magia del palcoscenico è sempre
capace di suscitare. E le emozioni non mancheranno per il rilievo artistico della formazione
protagonista, costituitosi a Mosca nel 1975 con eccellenti musicisti che avevano ottenuto
brillantemente i rispettivi titoli accademici nei loro strumenti e in musica da camera proprio al
Conservatorio di Mosca, studiando con i più grandi musicisti russi del periodo: una comune
formazione e frequentazione musicale che ha consentito la nascita di un unicum d’eccezione e che
chiuderà sabato sera la sezione “classica” della Stagione Concerti della Fondazione Goldoni in
collaborazione con Menicagli Pianoforti (serata fuori abbonamento).
La serata si aprirà così con il Trio op. 1 n. 1 di Ludwig van Beethoven pubblicato a Vienna
nel 1795: seppur pervaso da sonorità ancora mozartiane, il Trio presenta elementi di novità che
nel tempo diverranno i tratti distintivi del genio beethoveniano, dall’articolazione in quattro
movimenti alla maturità della scrittura per i tre strumenti, tutti su uno stesso piano di valori. Il Trio
op. 101 in do minore di Johannes Brahms chiuderà la prima parte, una meravigliosa opera
che innerva la matrice formale classica di sostanza espressiva romantica con una maturità tale che
Clara Schumann, la sua “musa” ispiratrice, si espresse con un giudizio entusiastico: “Che lavoro
meraviglioso e toccante! Assolutamente geniale per passione, forza di idee, grazia e poesia! Finora
nessun lavoro di Johannes mi ha tanto trascinato; e che soavità nel terzo tempo, mirabilmente
poetico! Stasera sono felice come non lo ero da tempo”. Seconda parte interamente dedicata
a Pëtr Il'ič Čajkovskij con il suo Trio in la minore dedicato alla memoria del suo grande amico
Nikolaj Rubinštein, fratello minore del grande pianista Anton: pur nella complessità della scrittura,
Čajkovskij riesce in questa toccante partitura ad infondere l’energia della grande tradizione
musicale slava, unitamente a un senso di profonda inquietudine e sofferenza che pervade l’intera
opera.